le origini


 
Milano, 1972
Il Progressive rock era nato in Inghilterra alla fine degli anni sessanta, discendente diretto della Psichedelica e del suo capostipite, l’album “Sgt. Pepper’s” dei Beatles, del 1967. Caratterizzato dal rifiuto della “forma canzone” intesa come rigida successione di strofe e ritornelli e dal superamento delle radici blues fino ad allora imprescindibili, il Progressive venne definito "la forma post-adolescenziale del rock" e toccò le più alte vette artistiche grazie ad alfieri come Genesis, Yes, Procol Harum, Nice, Moody Blues, King Crimson.

La storia della nostra band è fortemente legata alla nostra città, Milano, e al quartiere in cui siamo nati e cresciuti: per buona parte degli anni settanta la nostra vita musicale, culturale, sentimentale, si è svolta prevalentemente all’interno di quel chilometro quadrato che prende il nome di Porta Romana.

E’ qui che nel 1972, dopo due duri anni di ginnasio, Enrico Ruggeri iniziò il primo anno di liceo classico al Berchet. E qui lo raggiunse Fulvio Muzio, reduce da due altrettanto duri anni di ginnasio svolti nel vicino Manzoni. Si ritrovarono in una classe, la Ia H, connotata dalla forte politicizzazione di professori ed allievi (prevalenza di Movimento Studentesco e CL e qualche simpatizzante dell'estrema destra), ma la loro testa era soprattutto piena di musica.
“Appena entrato in quella nuova classe” ricorda Fulvio Muzio “la prima cosa che mi colpì era un tale in un banco dietro al mio che ticchettava furiosamente con la matita sul banco. Lo faceva in modo ritmicamente corretto e così pensai che avevo trovato un altro musicista”. Si trattava in effetti di Enrico Ruggeri, con il quale nacque immediatamente un rapporto di amicizia/rivalità esemplificabile nell’antitetico rapporto di ammirazione/contrapposizione che legava beatlesiani (Fulvio) e rollingstoniani (Enrico).

Decibel - Silvio Capeccia - Fulvio Muzio - Enrico Ruggeri
Pur compagni di banco per quasi tutto il liceo, Muzio e Ruggeri continuarono a suonare prevalentemente nelle rispettive band (rispettivamente “Tip Gods” e “Josafat”) e a scambiarsi compulsivamente suggestioni musicali; il trait d’union fino al periodo Decibel fu costituito dal comune amico e compagno di classe Carmelo Lombardo che a più riprese suonò nelle band di entrambi.
Nel frattempo, un poco più a Est, Silvio Capeccia frequentava con profitto il liceo scientifico Einstein covando nell’anima lo stesso germe che aveva infettato Fulvio ed Enrico.

Capeccia e Ruggeri si conobbero nella sala prove New Kary di Corso Porta Romana, presentati da Giacomo Billone, un compagno di classe di Silvio. Tra i due nacque subito una forte amicizia e un intenso sodalizio artistico inizialmente espresso dal comune amore per il rock decadente di David Bowie e di gruppi quali Sparks e Roxy Music, molto lontani dai gusti musicali allora più in voga..
Gli Champagne Molotov, così si battezzarono, provavano nella sala prove del batterista Osvaldo Filippi faticando non poco a imporre il loro “progressive decadente” in tutte le “situazioni” possibili, dalle feste nelle scuole ai concerti in piccoli locali.
Attraverso le vicissitudini e i tipici cambi di formazione delle rock band, Silvio e Enrico si unirono infine a tre ragazzi (Pino Mancini, Roberto Turati, Enrico Longhin) di un gruppo “heavy” che si faceva chiamare “Trifoglio”.


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